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1000321: Morcheeba – Undress me now

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voglio vedere negli occhi di un uomo il mio corpo nudo… mi piace pensare che mi spoglino con gli occhi…

Commento migliore:  i miei occhi ti immaginano vestita con una camicetta bianca leggermente aperta davanti, una gonna scura sopra il ginocchio, autoreggenti, scarpa scura col tacco, capelli raccolti, trucco che evidenzia i tuoi occhi e le tue labbra, seduta comodamente su una poltrona antica con le mani curate appoggiate sui braccioli e le gambe sinuosamente accavallate, e mi fissi intensamente…
Ed a immaginarti ora sempre seduta su quella sedia, ma con addosso solo gli autoreggenti e le scarpe, oltre al respiro che mi si blocca avrei anche il cuore palpitante…

Canzone: Undress me now
Autore: Morcheeba
AlbumCharango [2002]

Testo canzone:
Using your mind
Imagine our skin
Joined at the hip
Joined from within
By using your eyes
Youre freezing my frame
Watching our clothes burst into flames

(undress me now, you know how)
Using your eyes now
(undress me now, you know how)

Using your mind
Using your mind

So give me a light
Or give me a drink
Just give me a reason
To feel what I think

(undress me now, you know how)
Using your eyes now
(undress me now, you know how)
Using your mind

(undress me now, you know how)
Using your eyes now
(undress me now, you know how)
Using your mind
Losing my mind

(undress me now, you know how)
Using your eyes now
(undress me now, you know how)
You know how, you know how
You know how, you know how

Giuseppe Pontiggia disse:
Sedurre significa incarnare, agli occhi di un altro, la sua attesa. E questo, nella seduzione intenzionale, implica fatalmente un travestimento.

Da una poesia di Alda Merini:
Mi sono innamorata
delle mie stesse ali d’angelo,
delle mie nari che succhiano la notte,
mi sono innamorata di me
e dei miei tormenti.
Un erpice che scava dentro le cose,
o forse fatta donzella
ho perso le mie sembianze.
Come sei nudo, amore,
nudo e senza difesa:
io sono la vera cetra
che ti colpisce nel petto
e ti da larga resa.

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1000789: Massive Attack – Angel

1000789
sarà per il mio viso angelico che tutti mi scambiano per una santa e pura, cosa che spesso mi infastidisce perchè hanno una visione distorta di me e mi sottovalutano: io non sono nè santa nè pura, ho il fuoco dentro che arde e chi non mi sottovaluta poi lo scopre!

Commento migliore: ricordo che anche di Felice Maniero, il sanguinario boss del Brenta, si diceva che aveva la faccia d’angelo…il detto “l’abito non fa il monaco” ce lo dimentichiamo troppo spesso mi sa, nel bene e nel male.

Canzone: Angel
Autore: Massive Attack
Album: Mezzanine [1998]

Testo canzone:
You are my angel
Come from way above
To bring me love
Her eyes
She’s on the dark side
Neutralize
Every man in sight
To love you, love you, love you …
You are my angel
Come from way above
To love you, love you, love you …

In Emosuoni si parla di questa canzone:
Dalla libreria in legno zeppa di compact disc scelgo il mio preferito, “Mezzanine” dei Massive Attack, caratterizzato da uno stile musicale torbido, gotico e misterioso, come vedere in un film un personaggio indefinito e di nero vestito muoversi lentamente verso la telecamera lungo uno stretto vicolo in una notte umida e buia, priva di luna e stelle.
Forse mi sono sempre piacevolmente riconosciuto nel personaggio di quella scena immaginaria e ascoltare quelle note contribuisce ad alimentare il mio ego, tanto forte e marcato quanto complesso e a volte anche a me impenetrabile. Dalle casse in legno dell’impianto stereo cominciano a fuoriuscire le note della mia canzone preferita, “Angel”, e come ogni volta i brividi iniziano a scorrermi lungo la schiena, salendo verso le spalle e diramandosi poi lungo le braccia e la nuca, culminando poi in una sorta di breve scossa che mi fa fremere per qualche frazione di secondo.
Amo molto quella canzone, perchè pur essendo malinconica e cupa – l’uso intenso di note gravi del basso favorisce questa sua peculiarità – mi dà sempre speranza e mi infonde una stilla di energia vitale, come una minuscola magia.
Questa canzone parla ovviamente di un angelo, ma non una figura stereotipata da statuina di un presepe natalizio, tutto occhi azzurri, boccoli biondi (chi l’ha detto poi che gli angeli sono così?), due ali bianche, una tunica azzurra e molto rassicurante, ai limiti dell’ingenuità e della favola per bambini. Al contrario un essere fiero, potente, luminoso, temibile, un essere che col suo semplice sguardo può addirittura neutralizzare ogni uomo, non meritevole, che ha l’ardire di cercare di porsi sul suo stesso piano. Uno di quegli uomini presuntuosi che credono d’essere onniscenti e di potersi confrontare alla pari con ogni interlocutore, qualunque esso sia. Un essere premuroso e disposto al sacrificio pur di compiere la sua missione, ovverosia raggiungere dopo un lungo viaggio la persona bisognosa del suo profondo amore, senza permettere a nessun ostacolo di impedire il suo cammino e di indebolire la sua volontà.
Ogni volta cerco di immaginarmi questo essere, sforzandomi molto umanamente di dargli dei connotati fisici e un ruolo in questa società. In fondo la mia convinzione è che gli angeli non siano figure eteree, puro spirito o pura energia, ma persone come noi, perchè solo vivendo a stretto contatto con gli uomini essi potrebbero comprenderne e condividerne le sofferenze, le debolezze, le meschinità, le passioni, le difficoltà e i sentimenti. E solo così gli angeli riuscirebbero ad essere inesorabili nella loro missione, altrimenti, senza conoscere da vicino gli esseri umani, pure loro finirebbero col perdere quella luce di cui sono portatori. Brutte bestie gli uomini!

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